MOTORI24
27 luglio 2009

Sulle multe un mini-condono da 1,4 miliardi

STAMPA INVIA IN EMAIL riduci testo ingrandisci testo

Nelle città italiane una multa su tre si perde per strada, e i verbali che non arrivano al pagamento aprono buchi profondi in quello che è diventato negli anni un pilastro per i conti comunali. Gli ultimi tre certificati consuntivi dei comuni capoluogo disegnano bene i margini del problema: tra 2005 e 2007 i sindaci delle città hanno accertato entrate per 2,65 miliardi di euro, ma sono riusciti a far pagare agli automobilisti poco meno di 1,9 miliardi. Depurando i conti da casi come Pisa, Trieste o Ascoli Piceno, che grazie ai recuperi straordinari sugli anni precedenti hanno riscosso più di quanto accertato nel triennio, significa che un euro su tre non arriva mai in municipio: per il totale dei comuni, si tratta di oltre mezzo miliardo all'anno.
Nasce anche da qui l'idea della sanatoria sulle vecchie sanzioni, inserita dal governo nei correttivi alla manovra estiva che la camera voterà domani. I comuni che lo vorranno potranno sanare le contestazioni "storiche", nate fino al 31 dicembre 2004, chiedendo ai contribuenti la sanzione minima e un aggio del 4%, e mandando nel dimenticatoio aggravanti e interessi. Se tutti i sindaci apriranno le porte alla sanatoria, potrebbero rientrare in gioco circa 1,4 miliardi che fino al 2004 sono stati accertati ma non sono mai stati riscossi. L'idea spunta a Roma, dove il tesoro "sanabile" si può stimare sui 300 milioni di euro (il Campidoglio riesce a far pagare solo una multa su due) e dove il neo-assessore al bilancio Maurizio Leo, che è anche parlamentare di maggioranza, l'ha tradotta in un comma della manovra d'estate in arrivo. «L'intervento – spiega Leo – nasce dal fatto che la riscossione tornata in mano pubblica ha rimesso in moto le notifiche arretrate, e i contribuenti si sono trovati a dover pagare interessi e sanzioni per inefficienze della vecchia organizzazione». La sanatoria si ferma al 2004, ma anche per gli anni successivi la giunta Alemanno sta studiando qualche facilitazione, a partire dalle dilazioni in 30 rate per chi ha gli arretrati più salati. Per il futuro, poi, un'intensificazione degli avvisi bonari prima dell'iscrizione a ruolo dovrebbe sfoltire un po' il contenzioso.
L'idea del condono, però, promette di estendersi anche fuori dal grande raccordo anulare. A Napoli le multe pagate sono una su tre, l'arretrato "storico" sfiora i 200 milioni e l'idea di aprire una via preferenziale al recupero dei vecchi pagamenti piace. «Come tutti i comuni, abbiamo bisogno di soldi – spiega l'assessore alla legalità Luigi Scotti –, e la sanatoria potrebbe ridurre il mare del contenzioso, alimentato da schiere di avvocati e da giudici di pace spesso generosi con i ricorrenti». A Napoli, però, è la stessa gestione della riscossione a scrivere una storia infinita, che ha conosciuto anche il capitolo Romeo. Il comune, infatti, stava per affidare il servizio all'imprenditore napoletano, che avrebbe garantito pronto cassa l'80% delle contravvenzioni contestate l'anno prima, ma scandali e arresti hanno bloccato tutto.
Ora a Palazzo San Giacomo si tenta la strada opposta, e il progetto è quello di affidare le notifiche direttamente alla Polizia municipale. «Se troviamo l'accordo con i sindacati – spiega Scotti –, a settembre possiamo partire a pieno regime, e riusciremo a risparmiare sui costi di gestione offrendo anche un'occasione ai vigili per guadagnare un po' di straordinari». Ma sono tanti i comuni, soprattutto al Sud, dove si aprono i buchi nella tela della riscossione: tra 2005 e 2007 Caserta ha riscosso solo un euro ogni 4 contestati, mentre per il solo 2007 il record negativo tocca a Reggio Calabria, dove il default della vecchia gestione (che ha portato alla creazione di una nuova società mista, Reges) è tutto in due numeri: dei 5,5 milioni di sanzioni contestate dai vigili, nelle casse del comune sono entrati 91.600 euro.
La «definizione agevolata» non è comunque l'unico strumento con cui lo Stato prova ad aiutare gli automobilisti a pagare le multe. Il Ddl sulla sicurezza stradale (che attende ora il via libera del Senato: si veda la pagina fianco) introduce la possibilità di rateizzare le multe più salate per chi ha redditi fino a 10.628 euro.

TAGS:
RSS

in collaborazione con MOTORNET.IT